Roberth Aramburo è nato nello stato di Nueva Esparta, formata nel Balletto del mare, è diventato primo ballerino dell'American Ballet Theatre Solista Teresa Carreno ha anche lavorato come regista attore e assistente e coreografo. Distinguersi come interprete nella danza classica, neoclassica e contemporanea. Parte della sua formazione è stata svolta nella cattedra di Jerzsy Grotowski diretta dall'insegnante Diana Peñalver de la Unearte È stato insignito del premio Municipal Dance 2016.
Nelle sue creazioni ci ha abituato con una miscela di stili che fonde danza, teatro, danza neoclassica e contemporanea con elementi tradizionali. Le sue creazioni sono: Cabaret Hoover "(2011)" Lovers in declino "(2013)," Di 'la luna di venire "(2014)," The Great Rescue "(2015), Shinigami (2013)," Carmina Burana Il cantata dei sensi "(2016)," il Sangue contessa Erzsebet "(2016) I suoi lavori sono stati presentati nelle fasi più importanti in Venezuela e in altri paesi come gli Stati Uniti, Panama, Perù, Russia e Uruguay
Oggi abbiamo deciso di prendere un Caffè con ROZENN CORBEL nello spazio del Centro COSIARTE di Ostia, presso la Pinetina BEACH VILLAGE dove ha appunto sede questo attivissimo Centro. È danzatrice, commediografa, direttrice dello spazio CosìArte “Forme d’espressione”, un luogo suggestivo sia per la location che per le numerose iniziative artistico culturali che propone. Rozenn Corbel nasce in Brasile , terra di colori e di danze, da genitori bretoni, il suo imprinting quindi ha come base formativa le meraviglie cromatiche del Brasile e la cultura artistica francese, ha vissuto in Africa, ma è in Francia che ha delineato la sua professionalità, studiando danza classica moderna e contemporanea all’interno dell’ ESEC di Parigi, seguendo il metodo NIKOLAIS il teatro danza . Ed è a Parigi che ha conseguito il diploma di Stato per l’abilitazione all’insegnamento.
Ha collaborato per anni con CHRISTINE GERARD e successivamente con il Teatro comico di GIUDITTA CAMBIERI, creando una sua personale espressione didattica. In Italia è arrivata 31 anni fa, ha fatto parte della compagnia ATACAMA , diretta da da IVAN TUROL e da PATRIZIA CAVOLA. Tra le sue performances anche la sfilata di gioielli a Piazza di Spagna a Roma. Ha insegnato danza presso l’apprezzata ARTEMIDE e la scuola di ELSA PIPERNO, quindi presso la TERSICORE al lido di Ostia; un incontro significativo a livello teatrale è stato con GIUDITTA CAMBIERI, dove ha lavorato nella sua compagnia di danza contemporanea, ha inoltre creato presso il FILAFORUM di Milano la coreografia dei danzatori acrobatici ad oltre 20 metri dal suolo.
Ha collaborato con il gruppo musicale POLIMMA, con il regista ALESSANDRO FABRIZI, il musicista PIETRO ROSATI ed il percussionista ALBERTO DI GIACOMO.
In collegamento con il MUSEO LAVINIUM presso il comune di Pomezia ha curato la produzione dello spettacolo DENTRO E FUORI DAL TEMPO con il sostegno del CORE Coordinamento per la danza e le arti performative del Lazio e del MIBACT. Presente inoltre allo STAP BRANCACCIO Accademia di Teatro ed arti performative del Teatro Brancaccio, con la direzione artistica di LORENZO GIOIELLI e con ROSA MASCIOPINTO, con un suggestivo lavoro andato in scena al BRANCACCINO.
Ha fondato assieme a SILVIA DI SABATINO lo spazio COSIARTE ad Ostia, una scuola di formazione che è un Centro Polivalente di incontro in cui interagiscono diverse forme d’espressione, cioè: LA DANZA LA MUSICA LE ARTI VISIVE, AUDIOVISIVE LA LETTERATURA IL TEATRO. La nuova produzione si rivolge alla scultura virtuale , con il titolo “INCANDESCENZE” con opere della scultrice VIVIANA RAVAIOLI.
Per ROZENN l’Arte è condivisione , come era per gli artisti nella Parigi degli anni 40/50, l’arte… afferma, è PENSIERO CREATIVITÀ FANTASIA.
SUGGESTIVI MOMENTI AL MANDALA
(spazio performativo Agorà di Ladispoli)
Due coreografie sono state presentate presso lo spazio performativo Agorà; entrambi i lavori segnano l’apertura della nuova stagione di danza nell’ambito della rassegna CORRISPONDENZE, un interessante tassello voluto dall’eclettica PAOLA SORRESSA, che come sempre ci regala attimi emozionali serviti in modo squisitamente raffinato, fiore all’occhiello dell’Associazione Mandala Dance Company.
Il primo lavoro, “Home” per la compagnia DÈJÀ DONNÈ, si avvale della coreografia di VIRGINIA SPALLAROSSA che appare anche come interprete del lavoro. Un esecuzione volutamente monofonica che ci trasporta nel suo mondo interiore attraverso l’estremizzazione della meccanica corporea, non tesa alla valorizzazione anatomico-estetica, ma alla pura rappresentazione di un intima percettività sensoriale, un lavoro che nasce sicuramente da una propria personale ricerca introspettiva; ciò che si ammira in questa singolare coreografia è la rappresentazione animistica dell’essere umano, un esecuzione che pur nella sua rigidezza esecutiva, si fa leggere come pura energia mentale nello spazio, uno spazio che è un cosmo interiore, ricco di percettività extracorporea. Ottima performances sotto tutti gli aspetti.
Molto diversa invece la coreografia di RAPHAEL BIANCO, Compagnia EGRIBIANCODANZA, con il lavoro “Fuga-l’ultimo ritorno rifuggio” dove l’azione corporea si estrinseca in un continuo divenire matematico dei movimenti, ottimamente seguiti dai bravissimi danzatori che hanno saputo creare un insieme di figurazioni ottimali a cui va il merito di aver ben rappresentare l’idea cardine della coreografia.
Lavoro già collaudato in altri spazi scenici e con un numero maggiore di danzatori, ma che è stato per l’occasione riproposto un forma leggermente sintetizzata rispetto alla strutturazione iniziale, ma non meno suggestiva e nel suo insieme validissimo, a conferma dell’ottima professionalità di questa compagnia.
Giacomo Piccoli
LUCI SULLA DANZA
AL TEATRO GRECO
DI ROMA
Al teatro GRECO di Roma significativo successo per le tre coreografie presentate a cura dell’Associazione Mandala, spazio performativo Agorà di Ladispoli, rappresentazioni che hanno posto l’accento sulla creatività e sulla tecnica dimostrata da Victor Ramirez Alexander (coreografo cubano) per l’azione scenica REWIND, da Marisa D’Alessandro (coreografa argentina) per ON THE ROAD e daPaola Sorressa e Ami M Wilkinson (Mandala Dance Company) per BOLERO. Le tre performances presentate in distinti quadri scenici hanno impresso nello spettatore piacevolissime suggestioni attraverso azioni sinuoso-corporee di pregiata qualità espressiva, determinando una piacevolissima atmosfera, dove il pubblico è stato epidermicamente coinvolto nell’azione scenica, quasi a stabilire una sorta di “complicità” tra danzatori e spettatori, in un onda di coinvolgimento emotivo generale; lo spettacolo ha trovato il proprio input finale con Bolero che ha concluso la serata entusiasmando ulteriormente il pubblico.
Le significante sono esplicite: la rappresentazione della corporalità nella sua essenza estetica e nell’espressività dell’energia dinamica del moto in un susseguirsi di costruzioni coreografiche perfettamente curate.
Il bravo coreografo Victor Ramirez Alexander, la bravissima coreografa Marisa D’Alessandro e le superlative Paola Sorressa e Ami M Wilkinson guidano per mano i propri corpi di ballo, verso l’azione liberatoria della danza (il moto) ed oltre le multi dimensioni del tempo e dello spazio.
Doveroso citare i danzatori e le danzatrici:
Francesco Ciani, Angelo Carrubba, Karla Batiz, Elisa Lauria, Laura Marino, Chiara Tedeschi.
Giacomo Piccoli
UN GIALLO PASTELLO…
THE VALLEYMOUNT HOTEL
C’è un lato positivo nello spettacolo messo in scena al Tetro l’Aura di Roma (ora anche Cine-Teatro) , la suspense è misurata, garbata, mai grossolana , probabilmente determinata dall’esercizio ludico di scrivere un giallo piacevolmente intrigante, un giallo dai toni pacati, un giallino di un tenue delicato pastello, che comunque finisce per coinvolgere l’attenzione del pubblico.
In una baita montana , dove si svolge l’intera vicenda, un elegante costruzione ,adibita ad hotel, tutto scorre nella tranquillità di dolcetti ed amoreggiamenti, viene però commesso un delitto, viene uccisa la proprietaria, proprio quando ha preso una stanza un importante cliente, una famosa star. Una discreta messa in scena che non vuole avere pretese di ingarbugliati presupposti psicologici ma semmai un intreccio tra vicende familiari non chiarite, non vi spiego il finale, andate a teatro e lo scoprirete!
La drammaturgia ci propone una vicenda mista tra amori in attesa e derapage sessuo-circostanziali , in una specie di circuito chiuso dove tutto si svolge tra quattro mura domestiche, anche se si tratta di un hotel; un importante cliente, una dispotica proprietaria, un marito senza spina dorsale, una sorella sottomessa piena di non celati rammarichi, una cameriera cleptomane ma sessualmente ambita., alla fine non sappiamo se arresteranno qualcuno e chi, (fosse dipeso da me avrei fatto arrestare subito l’attrice nei panni della star altezzosa , per il pessimo costume di scena ) ma il finale resta volutamente aperto, ciò che risulta in definitiva è l’intreccio fra le sorelle vittime di un destino crudele. Bravi gli attori, ma si poteva chiedere di più, discreto il testo ma si poteva fare di più, buona la regia ma qualche volta si è distratta, ottime le luci. Un lavoro alla sua prima rappresentazione, che deve necessariamente maturare crescendo nel tempo. Gli attori vanno necessariamente citati: Cristina Galardini, Francesca Milani, Laura Monaco e Stefano Scaramuzzino
Giacomo Piccoli