Perfetta in ogni suo gesto il soprano Paola Francesca Natale ha saputo imprimere in questa rappresentazione una corrente empatica di altissimo livello, con una voce armoniosa e misurata che definirei “matematicamente corretta”, non una semplice performance canora ma  un intensa interpretazione sapientemente amministrata, un insieme che ha reso magica l’atmosfera del luogo (già in se estremamente suggestivo), l’artista ha saputo proporre il gesto interpretativo con estrema eleganza rappresentativa   unendo all’azione scenica  la sublimità di un canto ancestrale.

 

Il concerto ha avuto luogo presso Saint’s Church nella cità di Mullingar, in Irlanda, sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura -Ambasciata italiana.  Ad accompagnare il soprano Paola Francesca Natale il M° Giovanni Grano, alla chitarra, che ha ulteriormente valorizzato i brani eseguiti  regalandoci un suono pulito ed estremamente gradevole, una corretta  sincronia tra suono e voce,  un piccolo capolavoro che ha ulteriormente fatto apprezzare il valore estetico della musica barocca.

Giacomo Piccoli

Il video presenta il brano “Alle mie lacrime”  una vera chicca per gli amanti del bel canto.

 

Entriamo in una dimensione  sublime  ascoltando queste esecuzioni dedicate alla musica dalla riforma protestante,   ci si ritrova immersi  con soavità in un contesto storico molto particolare ed il soprano Paola Francesca Natale sa ben amministrare la sua voce regalandoci momenti di ottima musicalità ed  intensa religiosità. La riforma voluta da Martin Lutero propose preferenzialmente  la forma monofonica e polifonica (esaltata poi dalle composizioni di Bach)  per  dare spazialità al canto, proprio attraverso  i  Lied per soprano,  quale  strumento mediatico tra Dio e l’umano. 

 

La pulizia vocale  delle esecuzioni proposte in queste registrazioni sono eccellenti grazie proprio alle qualità canore  ed alla linearità esecutiva di questo  soprano che dimostra ancora una  volta la sua eccellente qualità vocale gestita con grande professionalità.

 

Giacomo Piccoli

 

ACCATTONE “ACCATTONE” DI PIER PAOLO PASOLINI  -, il TEATRO TRASTEVERE di Roma ha ospitato quello che si presenta, a  tutti gli effetti, come uno spettacolo dalla coinvolgente “tridimensionalità” e dai toni tragicomici: Accattone di Pier Paolo Pasolini, con l’eccelsa regia di Enrico Maria Carraro Moda. In una Roma dalle tinte fosche, a due passi dal Tevere, prende le mosse una storia coinvolgente, i cui rimandi al celebre capolavoro sono accompagnati da un’impeccabile originalità. Eccezionali gli attori: Lorenzo Girolami, Simona Santamato, Chiara Meschini, Federico Balzarini ed Enrico Maria Carraro Moda, i quali riescono senza difficoltà a trasportare gli spettatori in un universo dominato da leggi proprie, libero dal tempo e ogni forma di coerenza . Un realismo crudo ed eccentrico, evidente frutto di un accurato lavoro pregresso, che poco spazio lascia al sentimento autentico e predilige un’emozionalità viziata dalla corruzione e dall’interesse.

 

 Il protagonista, accattone di professione, viene portato in scena in tutta la sua complessità morale ed emotiva e, attorno a lui, ruotano personaggi che suonano come tipi umani, emblemi di un’umanità corrotta e meschina.

 

Il finale, la cui rappresentazione scenica è a dir poco calzante, risulta volutamente claustrofobico e strozzante, carico di un pathos che il pubblico faticherà a scrollarsi di dosso e che, in effetti, rende perfettamente omaggio all’epicità pasoliniana.

 

Vanessa Carnevale

 

CosìArte e le serate miracolo

 

ROMA, si è tenuta al Teatro del Lido di Ostia, venerdì 21 settembre, la serata conclusiva per la giovane danza “CosiDanzi 2018” organizzata da CosìArte per la direzione di Rozenn Corbell e Silvia di Sabatino, portatrici sane di speranze e convinte assertrici  del valore assoluto dell’estetica ma soprattutto ottime insegnati. Un plauso particolare  ai bravi musicisti Paolo D’Alfonso e Dario Balleggi.

 

Le performance sono state curate da Davide Romeo, Lucia Pennacchia, Ilaria Bracaglia, Elisabetta Guttuso, Chiara Serafini,Cecilia Croce, Arianna Romano, Mariagiovanna Esposito, Rossana Abritta, e i danzatori: Sara Chinetti, Lara Cerrato, Marco Cappa Spina, Jonathan Colafrancesco, Erica Bravini, Michael Incarbone, Elisa Quadrana, Francesca Alterio

 

Doveroso segnalare TIME TO REST coreografia  di Davide Romeo che ha saputo dare vita al proprio onirico  regalandoci un’ottimo insieme senza mai scadere nella famigerata “vuotità di scena”,  lavoro compatto, valido, suggestivo.

 

Non da meno  “ANNA”  di Lucia Pennacchia che ha proposto  un azione estremamente teatrale ricca di espressività emotiva,  un lavoro da perfezionare ma con contenuti validissimi.

 

FAMILIARIA di Ilaria Bracaglia,  una performances quasi perfetta, da valutare sotto il profilo formale, sia dal punto di vista  dell’azione scenica che dall’impasto fonico e corporeo in cui si rappresenta,.

 

SOLO GESTO per la coreografia di Elisabetta Guttuso, ove la plasticità del gesto viene raggiunta attraverso un assolo  che si evolve in una corporalità ben gestita e di buon impatto visivo,  riuscendo a fondere armonia e corporalità in poche semplici azioni .

 

DUE DONNE E MEZZO di  Chiara Serafini e Cecilia Francesca Croce, Lavoro superlativo,  un preludio in  auto-risonanza,  che esaspera un pochino per l’iniziale lentezza  ma che successivamente evolve  in dinamicità ed azione con un ottimo finale .

 

COME PRIMA di Maria Giovanna Esposito, performances tra  astrazione e concretezza, buona  espressività corporea dove si vuole evidenziare la rottura con gli schemi della consuetudine, ottima messa in scena.

 

CHINA IN NEUTRO di Rossanna Abritta,  un buon inizio suffragato da musica dal vivo, lavoro però rovinato da un finale non particolarmente brillante che ricorda spudoratamente gli Appening di Herman  Nitsch e dell’Azionismo Viennese , fondamentalmente autoallienativo.

 

Giacomo Piccoli

 


ERO FILO D'AGAVE

Piccoli colpi di genio quelli proposti dal coreografo DAVIDE ROMEO della Compagnia  USCITE D’EMERGENZA, una formazione giovane ma estremamente attiva che ha presentato un insieme di quadri dinamici di  ottimo impatto, generando uno spettacolo a tutto tondo che  ha pienamente  riconfermato quanto già scrissi tempo fa di questo danzatore,  coreografo e regista;  bravo   per la creatività  espressa nell’architettura dello spettacolo, bravo per aver saputo costruire una buona struttura narrativa, dove patos, poesia, forza ed ironia si alternano sapientemente.  

 

 

 

ERO FILO D’AGAVE  è andato in scena presso il TEATROCITTÀ di Roma  (via Guido Figliolini 18), il titolo trae spunto dalla pianta omonima,  presente in gran quantità nel meridione d’Italia;  Davide Romeo raccoglie  l’eredità culturale della sua origine mediterranea in un gioco teso a coinvolgere tutto il cast  di uscite d’emergenza  in una tarantolata conclusiva  quale elegia della corporalità ma anche alla socializzazione,  inno ad una evocatoria spiritualità di gruppo in  un gioco coreutico quale ipotetico  succo di un "esorcismo evocatorio”; estratto  d’Agave terapeutico, ma anche  fibra vegetale  utile a corde abiti borse, indispensabile al fondamentale vissuto storico delle nostre antiche terre.

 

 

 

Bravi  i  danzatori MARCO CAPPA SPINA, MICHAEL PISANO, LARA CERRATO, JONATHAN COLAFRANCESCO, GIOVANNA ZANCHETTA e tutto il giovanissimo cast di Uscite d’emergenza.   

 

Un mosaico dove ogni tessera assume logica incastonandosi in un’opera che è  un piccolo, interessante,  capolavoro scenico, applausi meritatissimi

 

 

 

Giacomo Piccoli

 


PROVACI  ANCORA PROF!

Un inno alla forza e al valore di un’istituzione troppo spesso sottovalutata, tuttavia la sola in grado di mutare le sorti dei ragazzi: la scuola. Coraggio, spirito di giustizia, voglia di cambiamento: questi i temi propulsori dello spettacolo andato in scena, dal 1 al 10 febbraio, presso il Teatro Fara Nume di Ostia e che, grazie al successo riscosso, calcherà nuovamente il palcoscenico nelle date del 9 e 10 marzo,  a Roma.

 

La regia, sapientemente orchestrata da Luigi Pisani, coadiuvato da Marco Manca, ci porta nel bel mezzo di un mondo in cui la mafia la fa da padrona e in cui la scuola, ammesso che in essa si creda ancora, rappresenta il solo veicolo di evasione da un destino inevitabilmente macchiato da criminalità, viltà e  omertà.

 

Il bravissimo Antonio Romano interpreta con vivace realismo il Professor Marcello Aprile, un docente di lettere di scuola media che, dopo anni di lavoro nel Nord Italia, riceve un gradito incarico annuale presso il paesino campano nel quale è nato e cresciuto.

 

Qui rincontrerà luci e ombre di un passato ormai tramutatosi in un presente tragicamente agghiacciante: un cugino scaltro e cialtrone, abilmente interpretato da Giuseppe Renzo, un’iperattiva collaboratrice scolastica nonché amica di gioventù, capolavoro d’interpretazione di Carlotta Ballarini e una vecchia fiamma del liceo, interpretata da Alessia di Benedetto, fanno da sfondo a una vicenda che si sviluppa, tra comicità e pathos, a ritmi sempre più incalzanti.

 

Magistrale l’interpretazione di Mimmo Cuomo, nei panni di un prepotente boss della malavita, senza scrupoli né valori, emblema di quella fetta di umanità prevaricatrice e corrotta che, purtroppo, ci è tutt’altro che estranea.

 

Uno spettacolo al tempo stesso giocoso e commovente, una storia che ben si adatta a ogni tipo di pubblico e che, come del resto si evince dal titolo, vuole essere un’ esortazione a non smettere di credere nella possibilità di un domani migliore.

 

Vanessa Carnevale

 


QUANDO LA DANZA DIVIENE POESIA

Coreografia di Paola Sorressa

Nell’ambito della rassegna “CORRISPONDENZE” proposta da MANDALA Dance Company,  è stato presentato lo spettacolo:  “Focus#concertopercorpi” una produzione  di tutto rispetto e di particolare valore estetico formale, un lavoro veramente ben fatto grazie alla coreografia di PAOLA SORRESSA, che ha centrato il segno ancora una volta, proponendo un assemblè di danza organico e compatto. FOCUS è uno spettacolo già altre volte sperimentato  dalla compagnia Mandala, con tutto ciò riesce  a coinvolgere l’attenzione del pubblico  ad ogni sua nuova rappresentazione. La costruzione dinamica del tessuto narrativo si avvale di una perfetta sincronia nel susseguirsi dei quadri scenici proposti dai danzatori e dalle danzatrici : Angelo Carrubba, Francesco Ciani, Elisa Lauria, Chiara Tedeschi. Stagiste: Karla  Batiz e Laura Marino, che grazie alla sapiente coreografia, precisa come una operazione chirurgica, propongono l’infinito gioco della danza, rinnovando con sensibilità la poesia ed il sogno, con una particolare attenzione all’espressività dei corpi.

L’aver proposto inoltre nel gioco creativo collettivo le ragazze del Liceo Coreutico Filelfo  di Tolentino (MC), ha  ulteriormente incrementato lo spettacolo aggiungendo dinamicità ed ulteriore fluidità al tutto; le ragazze hanno saputo esprimersi coralmente in modo superlativo nelle rappresentazione finali dello spettacolo, ed in particolar modo nel quadro finale delle corde rosse, stese orizzontalmente al palco, ed attraverso le quali hanno dato vita ad un insieme particolarmente suggestivo, tanto da emozionare ulteriormente il pubblico, questa omogeneità collettiva ha fornito ulteriore vitalità allo spettacolo, arricchito inoltre dalle musiche di ANTONIO VIVALDI  sapientemente rielaborate dal  bravissimo MAX RICHTER.

Focus#concertopercorpi” si è svolto presso lo Spazio Performativo Agorà di Ladispoli, una produzione  sostenuta  dal MIBAC, RP Consulting, European Choreographic Organization Mandala Dance Company.

Giacomo Piccoli

Luca Guglielmi  e le Variazioni Goldberg  di  J.S. Bach

 

Un buon carnet di concerti  proposto  dalla CAMERA MUSICALE ROMANA, eventi molto stimolanti di cui ho già curato alcune recenti recensioni.

 

Ottima  la  serata  di concerto dedicata alle  famose Variazioni Goldberg BWV 988   eseguite  stupendamente da  Luca Guglielmi  che ha saputo espandere nella sala  la sonorità armoniosa  del clavicembalo a doppia tastiera, in una esecuzione condotta con grande naturalezza,    permettendo così al pubblico di far apprezzare ancor di più lo spirito di un epoca, come quella  settecentesca  ricca di esperienze musicali.

 

Le trenta variazioni (su un'unica aria) concepite dal grande compositore e musicista  tedesco J.S. Bach, considerato  il massimo esponente della musica barocca e che,  in queste famose variazioni riuscì a fondere tutte le possibili combinazioni fino a crearne un unico irripetibile capolavoro matematico-musicale di particolare bellezza, unica nel proprio genere, ma anche di indubbia  difficoltà esecutiva,  ma nella  quale Luca Guglielmi  si è destreggiato in modo superlativo,  dimostrando un ennesima volta di saper ben gestire il clavicembalo in una esecuzione estremamente coinvolgente,  donando al pubblico proprio nel gioco sonoro delle trenta variazioni, un esperienza  musicale fatta di delicatezza e perfezione tecnica, superando la barriera dimensionale del tempo e regalandoci un suono di primissima qualità.

 

Luca Guglielmi é direttore d'orchestra, compositore, solista di clavicembalo, organo, fortepiano, clavicordo. Musicologo molto apprezzato per le sue interpretazioni "storicamente informate" della musica di tutti i periodi. Formatosi presso il Conservatorio e l'Ateneo di Torino, si è perfezionato con Ton Koopman e Patrizia Marisaldi per il clavicembalo, Vittorio Bonotto per l'organo e Gary Graden per la direzione di coro.

 

All’attività concertistica in tutto il mondo alterna l’insegnamento in corsi di perfezionamento e masterclass in Italia e all’estero.  Ha un vasto repertorio che va da Gesualdo a Stravinsky e ha diretto orchestre e ensemble tra cui: Royal Stockholm Philharmonic Orchestra/Orfeus Barockensemble, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra Milano Classica, Arsys Bourgogne, Coro di Torino della RAI, Cappella Musicale di Santa Maria dei Servi di Bologna.  È professore di clavicembalo, fortepiano, basso continuo e musica da camera presso la Escola Superior de Musica de Catalunya (ESMuC), Barcelona

 

Spettacolo delicatissimo e ben concepito,  molto fluido e non privo di sfumature coloristiche, arricchito da  immagini e filmati che hanno creato un insieme suggestivo sobrio ed accattivante.

 

 Bravissima la cantante  ALESSIA TONA ed Il fine dicitore MAURIZIO CANFORINI Che hanno saputo creare con maestria  buoni coinvolgenti  emotivi col pubblico; grazie anche al sapiente accompagnamento musicale  del giovane  DAVIDE TAMBURRINO (alla chitarra).

 

Per completare lo spettacolo (e le suggestioni dell’epoca) i giovani Mirko Basile, Ginevra Tonti, Valerio Angeli e Irene Egidi.

 

 ROMA AMOR MIO è andato in scena presso il TEATRO L’AURA di ROMA il 25 / 27 gennaio 2019  è probabilmente (speriamo) si replicherà nelle prossime calde sere d’estate.

 

 Giacomo Piccoli

 

MANOLA –TEATRO DUE

 

A dir poco deliziose le attrici VIRGINIA RISSO e GAIA CONTRAFATTO, nei panni di due sorelle gemelle Ortenzia e Anemone apparentemente in costante contrapposizione  ma fondamentalmente legate da un  identico  filo conduttore, impegnate a  negare costantemente “ l’altra”, che è in realtà il riflesso rovesciato di se stesse.

 

 La commedia MANOLA, scritta dall’illustre penna di  Margaret Mazzantini  è stato realizzato con la sapiente direzione artistica di Caterina Guida e grazie ad una interpretazione eccellente da parte delle interpreti,  impegnate in due rispettivi monologhi ricchi di incisivo umorismo.

 

Il lavoro e stato messo in scena al TEATRO DUE di ROMA - per una produzione  di Teatro al Femminile - commedia brillante ma anche ricca di sfumature emblematiche, che ha saputo coinvolgere positivamente l’attenzione del pubblico.

 

Un ottimo lavoro da riproporre.

 

Giacomo Piccoli

 

Situazioni paradosso quelle proposte dai due fratelli (nella vita e nell’arte) CLAUDIO e STEFANO SCARAMUZZINO sul palco del TEATRO L’AURA di Roma alla ricerca d’un intesa che si trasforma di volta in volta in paradossi situazionali, protagonisti assoluti di questa pièce teatrale dal titolo “2 non è Pari”, per la regia di MASSIMO MILAZZO.

 

I fratelli SCARAMUZZINO s’immergono con maestria, da bravi Showman, in una storia  articolata e piacevole; disinvolti  nei contrappunti dialettici-canori, gestiscono abilmente una sceneggiatura che li  vede protagonisti in varie epoche storiche, da Adamo ed Eva fino ad oggi, regalandoci uno spettacolo brioso, divertente leggero quel tanto che serve per coinvolgere il pubblico alleggerendo il peso delle problematiche quotidiane.  

 

Le singolari situazioni umoristiche, ben congegnate, sono merito di un testo in “ebollizione” dovuto all’imprevedibile penna di ELIO URBANI    

 

Giacomo Piccoli

 

I contenuti di questo sito possono essere spostati senza alcun preavviso in altri siti dell’Arcolaio. Se non trovate ciò che vi interessa cercate nelle altre pagine.

 

Chiunque può liberamente contribuire informandoci sulla propria attività, la partecipazione è gratuita, basta inviare richiesta tramite mail. Le nostre iniziative non hanno scopo di lucro. I nostri spazi sono democraticamente aperti nel rispetto di ogni proprio singolo convincimento. Non accettiamo comunque posizioni che esaltino la violenza, il razzismo la persecuzione religiosa.  Il buon senso fa il buon gruppo

 

RADICE DI DUE  Quando un buon testo e una

 

buona recitazione si accoppiano

 

Commedia fluida, ricca di fioriture umoristiche quella presentata al teatro Trastevere; una perfetta sincronia tra i due attori che hanno proposto due personalità diverse ma paradossalmente uguali, empaticamente unite dall’implicito rifiuto della banalità.

 

 L’arco completo nella vita dei personaggi, dall’infanzia alla maturità, portati in scena dagli attoriLUCA BASILE e VIVIANA COLAIS che  con grande verve dialettica, arricchita da sfumature recitative  hanno saputo creare un accattivante feeling col pubblico dove battute e gags incastonate all’interno della commedia non hanno mai prodotto indesiderati vuoti di scena, ma altresì generato risate ed applausi ripetuti e giustamente meritati. Una  singolare storia di coppia che oltre a farci ridere alla fine teneramente ci commuove.

 

Ottima la regia curata da Marco Zordan,ottimo il testo scritto di Adriano Bennicelli, piacevolissima la scenografia, semplice ma nel contempo otticamente incisiva. Un buon lavoro proposto dal teatro Trastevere,

 

Spettacolo assolutamente da vedere

 

Giacomo Piccoli

 

LA FAMIGLIA ESPOSITO

 

UN TESTO DAL SAPORE ANTICO

 

Testo e regia di Vincenzo Longobardi

 

LA FAMIGLIA ESPOSITO propone un dramma corale con una recitazione viscerale, come si usava tanti anni fa, per un testo dal sapore antico,  si avvale di una regia perfetta e di una recitazione da manuale del bravo VINCENZO LONGOBARDI (autore/attore e regista). Una famiglia di sfortunati,  ognuno dei quali vive il proprio dramma personale sovraccaricando gli aspetti emotivi e personali di ogni personaggio .

 

Opera parzialmente in vernacolo napoletano ma fluida, comprensibile  grazie anche al buon amalgama degli attori tra loro; atto unico in cui una vicenda familiare condizionata dalla morte della figlia minore (che affoga durante una disgraziata gita al mare,  provocherà patos interiori per presunte colpe familiari e  sensi di colpa individuali.  

 

Ottimo sotto il profilo narrativo aver arricchito la stesura scenografica con l’utilizzo di proiezioni filmiche sullo sfondo, tutto più che accettabile, forse, unico appunto è lo stile leggermente arcaico del testo,  un dramma teatrale che sembra esser stato scritto  ottant’anni fa, ma probabilmente una stilistica amata dall’autore.  In definitiva un lavoro che apre la stagione del teatro L’AURA di Roma in modo ottimale e che si qualifica come  spettacolo di ottima qualità.

 

Nelle vesti  di un quasi co-protagonista il cagnolino “Matisse” innocente mascotte che ha contribuito all’accumulo di applausi  ringraziando ad alta voce.

 

Giacomo Piccoli

 

IL PICCOLO PRINCIPE

L’Associazione Culturale MANDALA Dance Company, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna FAMIGLIE A TEATRO, porta in scena un aggraziato spettacolo intitolato “Il Bambino e l’Aviatore”, liberamente tratto da”Il Piccolo Principe”, celeberrimo breve romanzo di Antoine de Saint-Exupèry, che da decenni cattura l’attenzione di grandi e piccini.

Uno spettacolo di indiscusso valore artistico che narra le vicende di un aviatore costretto da un guasto al suo aeroplano ad atterrare nel bel mezzo del deserto del Sahara, con un motore da riparare e acqua sufficiente per una sola settimana. Qui farà l’incontro di un misterioso bambino, arrivato da chissà dove, pieno di dubbi e interrogativi, ma anche di quella saggezza che solo i più piccoli possiedono e che gli adulti, presto o tardi,finiscono per dimenticare.  

Lo spettacolo si apre con il coinvolgente monologo dell’aviatore, le cui parole rimandano immediatamente alle pagine iniziali del libro; segue il celebre incontro con il Piccolo Principe e la bizzarra richiesta del disegno di una pecora.

Nonostante l’esigua presenza di oggetti di scena – un aeroplano in legno e qualche foglio di carta sparso a terra – le sapienti coreografie di PAOLA SORRESSA sono in grado di evocare un’atmosfera fiabesca e vagamente onirica e di delineare, nell’immaginario dell’osservatore, specifiche ambientazioni.

Una volta superato l’ostacolo iniziale, ossia quello di abituarsi a vedere il celebre bimbo Exupèryniano interpretato da un adulto, le scene si susseguono con eleganza e armonia, e l’osservatore, grande o piccolo che sia, non può sottrarsi dall’essere catturato da danze accattivanti e cullato da musiche suggestive.

La maestria degli attori nell’occupare la scena fa passare inosservata l’assenza – peraltro evidentemente  voluta dall’eccellente regia di Maria De Luca e Paola Sorressa – di una scenografia di fondo: è proprio tale assenza a rendere necessario quello sforzo immaginativo che riesce tanto difficile all’universo dei grandi.

Pur seguendo il filo conduttore del romanzo originale, vengono accuratamente scelti gli episodi a cui dare rilievo e parola e quelli da affidare solamente alle danze, - tra questi ultimi, e qui la scelta è stata coraggiosa, c’è l’incontro con la volpe – creando così una sinergia di dialoghi e coreografie volti a trasmettere a chi guarda un insegnamento che non cessa di essere attuale nell’arido presente: l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene se non con il cuore.

Tra i punti di forza dello spettacolo sono certamente da annoverare la spiccata capacità evocativa delle coreografie e la studiata compattezza, che rendono il tutto scorrevole, emozionante e in grado di regalare a un pubblico variegato cinquanta minuti di pura poesia e introspezione.

Vanessa Carnevale

Eros perVersi  - AZUL TEATRO - Pisa

 

MUSICA CANZONE E POESIA EROTICA

 

di e con  SERENA GATTI E RAFFAELE NATALE

 

Bravi è dir poco a Serena Gatti e Raffaele Natale ovvero Azul Teatro, cha fa centro pieno con uno spettacolo di suoni musica e parole; un ottimo assemble che evidenzia le sfumature del discorso “Eros”  senza mai scadere in faziose volgarità, ma semmai  ponendo l’accento sulla qualità formale ed estetica dell’eros. Un operazione teatrale di tutto rispetto, che va ben oltre il semplice recitato, per imporsi essa stessa come squisito “contenitore poetico” ed il contenuto si autorappresenta perfettamente  nel “contenente”, quindi Azul Teatro diviene “elemento medesimo della poesia rappresentata”. Lo spettacolo viene proposto a bordo di un  Battello, sulle rive dell’Arno, nel contesto paesaggistico pisano, proponendo versi di SAFFO, CATULLO, VERLAINE, BAUDELAIRE, PRÈVERT, NERUDA, MERINI, VALDUGA ed altri in un insieme composito suggestivo e coinvolgente.

 

 Ottimo anche il video, proposto su Youtube,  realizzato con estrema professionalità ed un indubbio, raffinatissimo gusto estetico che ci introduce in una dimensione lirica antica e contemporaneamente moderna. Come per Octave Mirbeau si sovvertono i codici ponendo in risalto l’ipocrisia delle  morali storiche, quasi a ricordarci che la parola politica e quella degli innamorati raggira spesso la verità, ma il sentimento e l’attrazione possono ricondurci al principio unico dell’essere.

 

In definitiva una perfetta operazione artistica-letteraria che si traduce in spettacolo teatrale condotto con intelligenza e simpatia.

 

Giacomo Piccoli

 

IL DUO LEONARDO

 

Duo Leonardo è stato presente in concerto  nella particolare cornice della CAMERA MUSICALE ROMANA di Via del Vaccaro 9 in Roma, La serata offerta dai due musicisti Ida Gianolla all’oboe e Claudio Martelli al  pianoforte che hanno proposto le musiche di B. Britten, P. Himdemith, F. Poulenc, C. Saint – Saëns.

 

I suggestivi spartiti selezionati per questa  performance sono stati eseguiti con eleganza musicale in un clima carico di  correttezza stilistica strumentale, non lesinando emozioni nel trasporre con sapienza l’animo creativo di questi particolari compositori. Il titolo, anch’esso significativo: “Strutture per Oboe e Piano”  prelude ad una  chiarezza esecutiva formale che è stata espressa con grande naturalezza,  una sorta di dialogo tra amici volutamente priva di eccessi da accademismo, proponendo non solo piacevoli emozioni sonore ma anche interessanti  excursus informativi sugli autori.

 

Un concerto interessante, con le ottime esecuzioni all’oboe di Ida Gianolla, che ha ricavato dal suo strumento levi sussurri ed alti toni espressivi in un impasto sonoro fuso con l’espressività timbrica del pianoforte suonato da Claudio Martelli, esecuzioni che hanno  guidato l’attenzione del pubblico verso un piacevole tessuto musicale. I due musicisti esecutori hanno proposto una tantum anche un dialogo verbale con il pubblico,  teso a far ulteriormente apprezzare queste particolari composizioni, 

 

miscelando sapientemente sentimenti e passioni, stati emozionali e cultura musicale.

 

Giacomo Piccoli

 

Singolarmente hanno all’attivo tournée in Francia, Usa, Canada e Corea del Sud e svolgono complessivamente la loro attività professionale in varie orchestre e gruppi da camera in Italia e all’estero: World Youth Orchestra, Orchestra Sinfonica di Roma, Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, Fondazione Teatro Coccia di Novara, Teatro Sociale di Mantova, Teatro Sociale di Rovigo, International Chamber Orchestra, Human Right Orchestra, Officina Musicale dell’Aquila, Roma Tre Orchestra, Orchestra giovanile della città di Valmontone, Orchestra giovanile dell’università di Tor Vergata di Roma, Orchestra Filarmonica Di Roma, Teatro Italia di Roma, Teatro Bellini di Adrano (Catania), Orchestra G.Tartini di Latina, Orchestra del Conservatorio O.Respighi di Latina.

 

Il favoloso Ragtime di  Alessandro Panatteri

 

ALEXANDER’S RAGTIME BAND

 

Serata di grande emozione quella che ci ha donato la Alexander Ragtime Band grazie all’impronta particolare che sa dare  Alessandro Panatteri alle suggestioni sonore del Ragtime, mettendo ancor più in risalto gli aspetti di questa forma di musicalità che è alla base del jazz. Il Ragtime ebbe la sua umile origine in strada, suonato dalle  JUNG BAD con strumentalizzazioni casalinghe , come l’asse di legno per lavare i panni accompagnato dal battito delle mani, sostituito poi dal suono del banjo, ma divenne con Scott Joplin musica da  pianoforte; Joplin figlio di un ex schiavo e di una donna delle pulizie imparò a suonare il piano nelle case dei ricchi bianchi dove la madre lavorava saltuariamente, Il giovane nero texano divenne un pianista e compositore dalle altissime qualità, venne nominato "King of Ragtime" re del regtime , autore della famosa Maple Leaf Rag (Ragtime della foglia d'acero), successivamente  utilizzata per il film  “La stangata”, riproposta in quest’occasione da Alessandro Panatteri, assieme ad altre famose composizioni. Musiche alle quali egli sa dare il giusto colorismo sonoro, frutto di studi e di una grande passione  per i vecchi 78 giri (incisioni corrose dalla puntina metallica), riproposte oggi in una nuova vibrante musicalità e comunque nel rispetto delle incisioni originali. Alessandro Panatteri è un pianista e arrangiatore  che vanta  collaborazioni con Ennio Morricone, per la realizzazione della colonna sonora del film, LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO, del premio oscar Giuseppe Tornatore, è oltretutto pianista  dell’Orchestra Italiana del Cinema, al BEIJING FILM FESTIVAL di Pechino è stato primo pianista nell’esecuzione delle colonne sonore di “GINGER E FRED”, “LA VOCE DELLA LUNA” E “LA VITA È BELLA”, dirette dall’autore Nicola Piovani. Al densissimo curriculum si aggiunge una capacità comunicativa con il pubblico che sprizza simpatia riscuotendo  un meritato entusiasmo. La ALEXANDER’S RAGTIME BAND da lui fondata risulta essere una delle orchestre più accreditate all’esecuzione  del ragtime, che viene ormai presentato in numerosi tour  in giro per il mondo. Per questa serata alla CAMERA MUSICALE ROMANA erano nel gruppo i bravi Fabio Angelo Colajanni, flauto e ottavino / Ennio D'Alessandro, clarinetto / Francesco Catania,tromba / Antonio Dionisi, trombone / Pierluigi Ausili, tuba / Cristiano Menegazzo, batteria e percussioni.

 

Giacomo Piccoli

 


CONTATTI:   artpediaitaly@yahoo.it

COLLABORA CON NOI

Potete collaborare,  con idee, programmi, iniziative.  Inviate informazioni riguardo  a mostre, allestimenti artistici, progammi teatrali, proposte culturali. Contattate la nostra sede.

La collaborazione è gratuita. Siete i benvenuti!

 

 

L'Arcolaio è un contenitore  che raccoglie storie, opinioni, post. Ospita saltuariamente collaborazioni in forma partecipativa gratuita. I Temi proposti rendono responsabile solo l’autore dei testi. Non applichiamo alcuna censura politica ma rifiutiamo tutto ciò che contiene volgarità, frasi offensive e testi chiaramente ambigui.  Ogni testo viene inserito solo dopo che ha ricevuto convalida da parte della nostra commissione su proprio insindacabile giudizio. Non si accetta pubblicità a pagamento. Questo sito non ha natura commerciale ma squisitamente artistico culturale.